Una volta terminati gli ottavi di finale di questo Mondiale, è tempo di alcune considerazioni: tanto per cominciare (con il botto), Francia ed Argentina hanno dato vita ad una partita semplicemente spettacolare, specialmente a causa delle transizioni difensive da autentica bottega degli orrori degli uomini agli ordini di Sampaoli. Lacune di questo genere, unite alla totale assenza di marcature preventive, quando la squadra si sbilanciava in avanti, hanno prestato il fianco ad un Mbappè irreale (
qui gli highlights della sua partita, mentre
questo è un video della sua progressione in campo aperto) e ad un Griezmann chirurgico in ogni scelta compiuta. In particolare, l'esterno offensivo del Paris Saint-Germain ha fatto vedere di poter benissimo dominare in questo Mondiale, a vent'anni non ancora compiuti: siamo di fronte ad un giocatore capace di unire insieme le migliori qualità di Ronaldo e del suo omonimo Cristiano (entrambi, prima che si trasferissero al Real Madrid), con quelle di Henry. Fatto sta che il reparto difensivo dell'
Albiceleste (da Mascherano ad Otamendi, passando per Fazio e Marcos Rojo, nessuno escluso) si starà ancora chiedendo che cosa li abbia investiti. Ai quarti, la Francia incontrerà l'Uruguay, che è riuscito a mandare a casa il Portogallo di Cristiano Ronaldo, grazie principalmente ad un'intesa quasi telepatica fra Cavani e Suárez, capaci di svariare su tutto il fronte d'attacco, senza mai fornire punti di riferimento agli avversari, per poi trovarsi reciprocamente anche a trenta metri di distanza, pur essendo tutt'altro che giocatori prettamente associativi. Sull'altro lato del tabellone, invece, la sorpresa più grande è quella che riguarda l'eliminazione della Spagna. La
Roja ha pagato tantissimo il cambio di allenatore avvenuto poco prima dell'inizio della competizione, oltre ad un qual certo appagamento di alcuni dei propri senatori. In tutto il loro Mondiale, non si è mai visto il giusto movimento di uomini e pallone, che aveva caratterizzato
il gioco imposto da Lopetegui (ma che ormai rappresenta IL marchio di fabbrica del Calcio spagnolo, da dieci anni a questa parte). Quella andata in scena, semmai, è stata una
degenerazione dell'impianto costruito nei mesi precedenti, tramutatosi ormai in un possesso palla sterile e quanto mai prevedibile. Succede invece di tutto fra Croazia e Danimarca, con l'errore di Modrić dal dischetto all'ultimo minuto dei tempi supplementari che aveva rievocato i
fantasmi del 2008. A prendersi la scena, alla fine, sono stati i due portieri, Schmeichel da una parte e Subašić (che ha così riscattato l'errore che aveva portato al gol dei danesi, pochi minuti dopo l'inizio del match) dall'altra. Spettacolare anche la partita (ma forse bisognerebbe dire il secondo tempo) tra Belgio e Giappone. I nipponici riescono a sprecare il doppio vantaggio ed a buttare poi definitivamente tutto alle ortiche proprio negli istanti finali dei tempi regolamentari, a causa di un'ingenuità di squadra clamorosa: del resto, la mancanza di esperienza e di furbizia (ma anche di malizia) a questi livelli la si paga cara. Ad ogni modo, Roberto Martínez è riuscito a ribaltare completamente il risultato grazie ai cambi effettuati quando ormai il passaggio del turno sembrava già irrimediabilmente compromesso. Ma più che altro, il Belgio, non appena ha capito che sarebbe bastato alzare la palla per non farla più prendere agli avversari, ha cominciato a dare l'impressione (poi rivelatasi corretta, in effetti) di poter segnare ogni volta che la sfera veniva scodellata in area. Troppo impari il confronto fisico tra le due squadre, sotto qualsiasi punto di vista. Fatto sta che, ad un certo punto, è sembrato di rivedere in campo il Manchester United di Mourinho.
CITAZIONE (Arroyo e tiro @ 27/6/2018, 18:44)
Fazio panchinato lo trovo un'insulto al calcio. Ho da dire solo questo sui mondiali.
Purtroppo per lui, proprio contro la Francia Sampaoli ha deciso di mandarlo al macello, all'inizio del secondo tempo. Prestazione indecente per il povero Fazio, che comunque da solo non avrebbe mai potuto nascondere sotto il tappeto tutte le carenze della Nazionale argentina. Anzi, le lacune della "
Selección" hanno finito per accentuare i limiti del difensore della Roma, com'era logico prevedere.